TEATRO E TEATRO TERAPIA…SONO DUE COSE DIVERSE?
20 Agosto 2018 / diMarina Iuele / Categories : teatro
Si parla tanto…si parla troppo di teatro terapia, e sinceramente non sempre se ne parla con cognizione di causa.
Ho il piacere di collaborare, da una buona quindicina d’anni, con un collega, divenuto un caro amico, che teatro terapia lo fa seriamente, almeno da altrettanti anni. Lo fa con pazienti psichiatrici, lo fa supportato da psicologi, psichiatri, nonché dalla sua laurea da 110 e lode…che qualcosa dovrà pur dire.
Ho visto i suoi spettacoli di teatro terapia, perché non dimentichiamoci che il teatro ha come finalità la rappresentazione, forse anche come forma per esorcizzare la paura di affrontare il palcoscenico (possibile specchio di tutte le nostre ansie nella vita).
Quando parlo di spettacoli parlo di lavoroni, fra cui cito uno Shakespeare d’annata, un “Romeo e Giulietta”, versione integrale, assistendo alla rappresentazione del quale ti rendi conto di cosa voglia dire, nella pratica, applicare la legge Basaglia.
Potrei citare titoli altrettanto altisonanti, ma sposterei il focus della mia riflessione che è e vuole essere centrato sul valore del teatro e sul suo scopo terapeutico.
Il teatro è…semplicemente complesso, signori miei. Mi preme intanto dire che non ci si improvvisa a fare teatro, e men che mai teatro terapia, se non si possiede una formazione tecnica, approfondita, variegata e soprattutto una solida esperienza.
Lo so che oggigiorno esistono corsi e corsetti, tenuti poi devo ancora capire da chi e con quali esperienze, che ti consentono di avere in mano il “pezzo di carta”, ennesimo quadretto che puoi appendere alla parete, che testimonia che sì, tu teatro lo puoi insegnare, puoi perfino tenere i corsi…
Sventurati sono quegli utenti che si imbattono in sedicenti maestri, senza aver appurato la preparazione di questi, la loro esperienza e quante scarpe hanno consumato sulle tavole del palcoscenico.
Perché col teatro si possono fare anche dei danni, sapete?
Io ne ho visti nel mio quarto di secolo di attività teatrale…oh se ne ho visti!
TEATRO TERAPIA…SERIA
Per questo dico: appurate bene nelle mani di chi vi mettete se volete fare l”esperienza della teatro terapia! Pretendete maestri preparati, siate disposti a pagarli, perché la professionalità, la fatica, lo studio incessante, la sperimentazione continua, in primis su se stessi…e per poter arrivare efficacemente a voi, VANNO RICONOSCIUTE. E’ giusto. E’ giusto così!
Nessuno può insegnare niente (e men che mai nel teatro, fidatevi!) se prima non ha SPERIMENTATO SU DI SE’.
Un insegnante che possa dirsi tale deve avere studiato, deve essere stato attore, deve essere stato diretto, capire cosa vuol dire comprendere ed accontentare un regista. Deve sapere, il vostro insegnante, quanta fatica ha messo per spostare i suoi personali confini un poco più in là, quanta fatica gli sia costato acquisire una maggior conoscenza di sé, solo così saprà fino a che punto può spingersi con voi!
Non accontentatevi, vi prego, di chi appende quadri alle pareti…preferite chi ha i calli sotto i piedi e gli occhi scavati dalla fatica…perché costui (costei) potrà mostrarvi e condurvi lungo un cammino al quale è già sopravvissuto!
IL TEATRO E’ SEMPRE E COMUNQUE TERAPIA
E cercate, vi prego, chi sarà così onesto con voi da rivelarvi che il teatro…è sempre e comunque terapia, perché affrontare i propri limiti con l’intento di superarli…è un atto sacro e terapeutico!
Calarsi totalmente, senza riserve nel cuore e nel corpo, nella vita di un personaggio, per comprenderlo, per giustificare il suo agire, per dargli vita…è un atto di Amore, di Per-dono e di clemenza…ed è per questo terapeutico!!
Non esiste teatro che non sia terapeutico!
Fidatevi (affidatevi) a chi ha il coraggio di guardarvi negli occhi…e di dirvelo.
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